I musei gratuiti di Bracciano, Capena, Fiano e Veio
Forse non tutti sanno che dal 1 Luglio 2014 il Ministro Franceschini ha voluto che ogni prima domenica del mese non si paga il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato.
Noi di Campagnano e Dintorni siamo andati a curiosare nell’elenco dei musei visitabili GRATUITAMENTE e vogliamo presentarveli, affinche possa essere motivo di curiosità a scoprire il nostro fantastico territorio:
Il Museo Civico di Bracciano
Il Museo Civico di Bracciano ha sede all’interno dell’ex convento di Santa Maria Novella, fondato nel XV secolo dai frati agostiniani. L’edificio, restaurato tra il 1998 ed il 2003, accoglie anche l’Archivio Storico Comunale. Gli oggetti e le opere d’arte esposti illustrano la vita di Bracciano nel corso dei secoli dai primi insediamenti etruschi al XIX secolo e sono ordinati in tre sezioni: introduttiva, archeologica e storico-artistica. La prima sezione introduce il visitatore al museo ed alla Comunità di Bracciano, intesa come l’istituzione dalla quale avrà origine il Comune. Vi si trovano mappe e reperti legati alla vita istituzionale; di particolare interesse gli oggetti usati anticamente dai consiglieri comunali. Nella sezione archeologica è temporaneamente esposta parte della collezione Panunzi, della quale fanno parte oggetti scavati nel territorio braccianese databili dal periodo etrusco all’epoca paleocristiana; l’ordinamento segue un criterio cronologico. La sezione storico artistica, ordinata per temi, contiene opere diverse: la sala a tema “La committenza e gli artisti” contiene opere che furono realizzate per le maggiori committenze locali, pubbliche e private, da artisti chiamati a operare a Bracciano o di origine braccianese. Al centro della sala il bellissimo gruppo scultoreo di Cristoforo Stati (1556-1619), artista di Bracciano. Nella sala a tema “Testimonianze d’arte sacra” sono esposti oggetti, arredi e paramenti liturgici provenienti dalla vicina chiesa di Santa Maria Novella, che era parte del convento. Di particolare importanza è il Cristo Salvator Mundi, attribuito alla cerchia di Andrea Bregno, datato alla fine del XV secolo.
Info sul Museo Civico di Bracciano
Telefono: 0699805106
Fax: 0699805106
Email: museo@comunedibracciano.it
Sito web: http://www.culturalazio.it/musei/bracciano/
[button link=”http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Itinerari-Google/index.html?idLuogo=154507″ target=”new” color=”red”]Come arrivare al Museo Civico di Bracciano[/button]
Antiquarium e Area Archeologica di Lucus Feroniae a Capena
Costruita nel 1977 per accogliere i depositi dei materiali provenienti dagli scavi avviati nel 1952 nella città romana di Lucus Feroniae, la struttura che oggi ospita l’Antiquarium è stata successivamente ampliata proprio per rendere fruibile al pubblico una selezione di reperti, il più ampia possibile, dalla protostoria all’età arcaica, dal saccheggio di Annibale al grande tempio romano della dea Feronia, alla ricca città di epoca imperiale. Il primo nucleo espositivo inaugurato nel 1998 comprendeva il noto ciclo statuario dal Sacello degli Augustales (I – II secolo d.C.) ed una sala dedicata ai rinvenimenti effettuati nel suburbio a seguito delle indagini archeologiche a scopo di tutela.
Ora, grazie al progetto “Lucus Feroniae-Villa dei Volusii: realizzazione percorsi di visita, restauri, allestimenti museali e multimediali” finanziato con fondi Arcus SpA, insieme alla sistemazione delle vicine aree archeologiche monumentali della città e della villa dei Volusi Saturnini, viene proposto un percorso museale articolato in 6 sezioni espositive. Nell’atrio del museo è stato riallestito in parte anche il monumento funerario con rilievo gladiatorio da Fiano Romano.
Particolare cura è stata posta alle installazioni multimediali iniziando dal video emozionale proiettato sulle pareti dell’atrio, che vede la dea Feronia raccontare la sua storia immersa nel bosco sacro. Lungo il percorso il visitatore “attiverà” delle clip sonore che diffonderanno voci e rumori evocativi delle atmosfere della vita quotidiana in una città di epoca romana e potrà ascoltare le storie di un magistrato e di una contadina che si rivolgeranno a lui da grandi monitor, per giungere, infine, nella Sala delle Capriate dove una ulteriore installazione presenterà le ricostruzioni virtuali della città di Lucus Feroniae e della Villa dei Volusii così come dovevano apparire agli antichi abitanti.
Info sull’ Area Archeologica di Lucus Feroniae
Telefono: 069085173
Fax: 06 9085173
[button link=”http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Itinerari-Google/index.html?idLuogo=154544″ target=”new” color=”red”]Come arrivare all’Area Archeologica di Lucus Feroniae[/button]
Villa dei Volusii a Fiano Romano
La villa sorge a poche centinaia di metri dall’antico centro di Lucus Feroniae. Ritornata in luce all’inizio degli anni Sessanta, appartenne alla potente famiglia senatoria dei Volusii. Nell’area, interessata da un complesso programma di restauro e di recupero ambientale, sono visibili gli estesi resti dell’impianto residenziale del tipo a gradoni. Di particolare importanza il programma decorativo della villa, che conserva ricchi mosaici policromi (di età repubblicana) e in bianco e nero (della fase augustea), iscrizioni celebrative, sculture ornamentali, arredi e resti di pitture che, insieme ai materiali rinvenuti nello scavo e riferibili alla vita quotidiana, offrono al visitatore un suggestivo spaccato degli usi e dei costumi dell’aristocrazia romana.
Info su Villa dei Volusii
Telefono: 069085173
[button link=”http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Itinerari-Google/index.html?idLuogo=153873″ target=”new” color=”red”]Come arrivare alla Villa dei Volusii[/button]
Area Archeologica di Veio e Santuario Etrusco di Apollo
Il santuario di Portonaccio, tra i più antichi e venerati di tutta l’Etruria, sorgeva immediatamente fuori della città, su un ripiano tufaceo non vasto, a picco sul fosso della Mola. Era attraversato in tutta la sua lunghezza dalla via che conduceva dalla città di Veio al litorale tirrenico e alle famose saline veienti, il cui tracciato fu ricalcato in epoca romana dalla strada basolata ancora in parte conservata.
Il Santuario ha raggiunto il suo assetto finale intorno alla metà del V secolo a.C.
Il nucleo più antico, situato all’estremità orientale del ripiano, era legato al culto della dea Menerva, protettrice dei giovani e del loro ingresso nella comunità. In onore della dea furono eretti verso il 540-530 a.C. un tempietto a semplice cella con relativo grande muro di sostruzione del ripiano tufaceo costruito per regolarizzare la sommità del dirupo, un altare quadrato con bothros (fossa dei sacrifici), un portico e una gradinata di accesso dalla strada. Numerosi e pregiati gli ex voto in avorio, in bronzo, oltre a particolari ceramiche in bucchero. Eccezionale lo splendido donario in terracotta policroma raffigurante l’apoteosi di Ercole, introdotto tra gli dei dell’Olimpo dalla sua protettrice Minerva, eseguito verso il 500 a.C.
Nella parte occidentale del santuario fu eretto verso il 510 a.C. il tempio a tre celle di tipo tuscanico ornato dall’eccezionale apparato decorativo in terracotta policroma di cui facevano parte nel gruppo delle statue di Apollo ed Ercole. Il tempio fu affiancato da una grande piscina, alimentata da un apposito cunicolo e da un vasto recinto retrostante che racchiudeva un bosco sacro. Il culto espletato era quello di Apollo/Rath. Associato ad Apollo era Ercole, l’eroe divinizzato caro ai tiranni, e forse Giove/Tina.
Info sull’ Area Archeologica di Veio
Telefono: 06.30890116
Email: laura.derme@beniculturali.it
Sito web: http://www.archeologialazio.beniculturali.it/it/291/veio
[button link=”http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Itinerari-Google/index.html?idLuogo=158823″ target=”new” color=”red”]Come arrivare all’ Area Archeologica di Veio[/button]