I ruderi dell’antica villa di campagna della famiglia Chigi
FORMELLO – La villa fu costruita nella seconda metà del ‘600 su desiderio del cardinale Flavio Chigi che volle una residenza di villeggiatura in campagna. Il nome Versaglia deriva dalla reggia francese di Versailles, che il cardinale aveva avuto modo di vedere quando da nunzio apostolico si recò in Francia e che volle ironicamente imitare, in forma minore nella costruzione della dimora di campagna. Iniziati nel 1665, i lavori furono affidati all’architetto Felice della Greca prima e a Carlo Fontana poi. Formata da un insieme di edifici distribuiti armonicamente, il complesso abitativo si componeva di quattro strutture: la casa padronale, la torre colombaia, la cappella, il casino.
Villa Versaglia presenta ancora l’antica struttura con la casa padronale, la torre colombaia, la cappella e il casino
L’elegante torre colombaia a pianta quadrata segnalava la posizione della villa e ne costituiva l’ingresso. All’interno si trovavano una serie di edifici: il casino di famiglia, un casino nobile e una cappella dedicata a San Francesco di Sales con dipinti di Giovan Angelo Canini.
La cappella a oggi appare ancora intatta: il portale di peperino, lo stemma araldico sul frontale, l’interno che conserva ancora la sua originaria pavimentazione, la volta ellittica, l’altare maggiore e le quattro piccole sacrestie poste agli angoli della costruzione fanno pensare alla sacralità del luogo nonostante rovi ed erbacce invadano l’esterno. Intorno ci sono scavi di grotte in tufo adibite a cantina, pozzi e cunicoli, uno dei quali, si racconta, colleghi la Villa Versaglia con il Palazzo Chigi.
Nel giardino, arricchito da giochi d’acqua, sculture, alberi da frutto rari e non, fiori e siepi vi era un’uccelliera affrescata da Camillo Saraceni. A valle si estendeva la tenuta agricola che alternava vigneti a oliveti e secondo documenti di archivio tra le attività del fondo vi erano anche l’apicoltura, l’allevamento dei bachi da seta, il pascolo di capre e pecore.
La fauna locale venne incrementata con l’introduzione di daini, caprioli, gazzelle, tortore e levrieri.
Verso la metà dell’Ottocento la villa fu abbandonata e cadde presto in rovina. Oggi sono riconoscibili alcuni elementi architettonici quali il muro di cinta, la torre d’ingresso, parte delle strutture del palazzo padronale e la cappella ancora consacrata. Il complesso, costruito con grande amore nella cura dei dettagli e dei particolari, tanto da apparire come un piccolo gioiello di architettura, è ormai rappresentato da poche mura rimaste in piedi, forse, soltanto grazie alle amorevoli attenzioni e all’impegno dei suoi costruttori.
Foto di Fabio Di Todaro
Video di Appennino trekking realizzato da Marco Bracale
Informazioni utili per visitare Villa Chigi Versaglia a Formello
Proprietà: Comune di Formello
Giorni e orario apertura: su richiesta; Prenotazione: Nessuna
Per info e visite contattare Formae Srl
Indirizzo: Via della Villa – Formello – Roma
Telefono: 06 90194240 – 06 90194236
Email: museo@comunediformello.it
Sito web: http://www.prolocoformello.org