Grazie alle politiche di protezione della specie, Il Lupo Italiano è tornato a popolare spontaneamente il territorio del Parco di Veio.
Ad oggi si contano circa 1500 esemplari distribuiti tra l’arco alpino e quello appenninico. Nel Lazio ne troviamo tracce ai Castelli Romani, lungo il litorale, in parte della Tuscia e, dallo scorso anno, anche nel Parco di Veio con un gruppo di poche ma significative unità.
La vita del lupo è fortemente legata alla dimensione del branco: da febbraio a marzo, il maschio e la femmina dominante si accoppiano dando alla luce 3-4 cuccioli, dopo 60 giorni circa. I cuccioli della coppia dominante vengono cresciuti in collaborazione con le altre femmine del branco. Se la femmina dominante scompare, le altre femmine entrano in “gravidanza isterica” per garantire l’allattamento di questi cuccioli. I cuccioli rimangono nel branco fino alla maturità sessuale e, se non acquisiscono la posizione dominante, si allontanano alla ricerca di nuovi territori alla ricerca di nuove prede contribuendo all’autoregolazione della popolazione. Per questo non dobbiamo temere che questa specie aumenti come è successo per il cinghiale che, invece, è un animale erbivoro/onnivoro e rappresenta nella nostra zona la preda principale del lupo.
Oggi in Italia uccidere un lupo è un reato punibile con l’arresto secondo il Codice penale e la Legge Nazionale 152/1992.
Una famiglia di lupi può arrivare a catturare 200 cinghiali in un anno, contribuendo a controllare la densità delle prede erbivore che danneggerebbero gravemente il lavoro degli agricoltori. Il lupo non rappresenta un pericolo per l’uomo ma, in situazioni di scarsa densità di prede, il lupo caccia animali allevati in cattività come ovini e giovani bovini ed equini ed è quindi opportuno preventivamente prevenire gli attacchi sulle mandrie e sui greggi, per salvaguardare l’agricoltura senza penalizzare l’allevamento e la pastorizia. Proprio in quest’ottica l’Ente Parco ha di recente acquistato recinzioni anti-lupo da distribuire agli allevatori che ne facciano richiesta, fornendo tutto il supporto necessario per eventuali danni al bestiame, compreso l’indennizzo dell’animale ucciso.
Fonte: https://parcodiveio.it/fauna/il-ritorno-del-lupo-nel-parco-di-veio/