I possedimenti degli Annibaldi vengono progressivamente ceduti alla famiglia degli Orsini
Col passare dei decenni gli Annibaldi, signori del Castello di Campagnano, dovranno cedere i loro beni agli Orsini, loro avversari. Dai pochi documenti rimasti emerge un quadro di lotte tra le due famiglie e di un loro alternarsi alla guida del feudo.
Nel 1296, un lodo di papa Bonifacio VIII elenca Campagnano tra i feudi degli Annibaldi; nel 1312 risulta che Orso di Matteo Orsini vende vari beni, tra cui Campagnano, allo zio cardinale Napoleone Orsini.
Un documento del 1343 registra la vendita da parte di due sorelle Annibaldi, dei loro possessi e rendite su Campagnano a Giacomello Orsini, una concessione che forse sanciva uno stato di fatto. Dieci anni dopo, Paolo e Bartolomeo Annibaldi cederanno i loro possessi e le loro rendite in favore di Rinaldo Orsini.
Campagnano cerca di resistere alla signoria degli Orsini

Tuttavia, ancora nel 1370, come altri abitanti dei centri del territorio circostante Roma, Campagnano giura vassallaggio al popolo romano cercando di resistere in tal modo ai tentativi della famiglia Orsini di imporre la sua signoria sul Castello. Ancora nel 1393 un’ambasceria da parte dei Campagnanesi chiede ai Conservatori di Roma di rinnovare gli accordi presi nel 1370.
Nel 1410 gli Orsini impongono il loro feudo sul Castello di Campagnano e realizzano le opere d’arte che ancora oggi possiamo ammirare
Pochi decenni più tardi, nel 1410, la famiglia Orsini imporrà il suo feudo sul Castello. Per oltre due secoli la signoria Orsini, d’intesa con la tenace Comunità campagnaese, realizzerano opere architettoniche che lasceranno tracce storiche, culturali e artistiche indelebili nella nostra cittadina. I Palazzi del primo Quattrocento e quelli Rinascimentali; gli interventi presso il Duomo, le chiese di Santa Maria del Sorbo e del Gonfalone e molti tra i Monumenti più importanti che ancora oggi abbelliscono la nostra cittadina e fanno di Campagnano di Roma uno dei centri più affascinanti tra quelli che insistono sulla Via Francigena.
La memoria degli Annibaldi è conservata nella Fortezza che oggi custodisce il Palazzo Comunale e tutto il sistema difensivo delle torri
Alla Comunità, guidata dalla famiglia Annibaldi, dobbiamo la Fortezza (odierno palazzo Comunale), e il sistema difensivo delle Torri realizzate tra il XII e il XIV secolo, ancora oggi riconoscibili lungo tutta la dorsale vulcanica sulla quale si adagia il centro medievale di Campagnano. Il grande architetto, Enrico Guidoni, ebbe a definire “il sistema delle Torri” del borgo medievale di Campagnano, uno dei migliori esempi di architettura cosiddetta “saracinesca”, che ancora si conservano nel territorio della Campagna Romana.
(I testi sono di Dionisio Moretti, alcune immagini sono state riprese da Paola Spaccia).