La posizione strategica e la storia del Bunker del Monte Soratte
Sant’Oreste è l’ultimo comune della provincia Nord di Roma, in posizione strategica e dominante sulla valle del Tevere e sui percorsi stradali verso il Nord. Nel versante sud del Soratte, a breve distanza dal centro del paese, si trova il bunker militare costruito nel 1937 dal Genio Militare di Roma per iniziativa di Mussolini. È una rete di gallerie all’interno della montagna che si estende per circa 4 km di lunghezza e che – dietro la copertura della fabbrica d’armi Breda – costituiva invece un rifugio antiaereo per i vertici dello Stato Maggiore: una delle più grandi ed imponenti opere di ingegneria militare presenti in Europa.
Quando, dopo l’8 settembre 1943, a Frascati fu bombardato il comando supremo tedesco del Sud, il feldmaresciallo Albert Kesselring che ne era a capo dispose di trasferirne la sede al Soratte. Lì sarebbe rimasto, pressoché indisturbato, fino ai primi di giugno 1944. Il bunker resistette anche al bombardamento del 12 maggio 1944 effettuato da due stormi di B-17 alleati, partiti appositamente da Foggia per distruggerlo. L’operazione, che colpì molte case della vicina Sant’Oreste, causò un centinaio di vittime tra i 980 militari tedeschi in paese. Per andarsene, però, le truppe della Wehrmacht aspettarono il 5 giugno, quando i carri armati inglesi e americani entrarono a Roma. Prima di partire inondarono le gallerie di benzina e appiccarono il fuoco. Per entrare, i britannici dovettero aspettare che il rogo si fosse spento da solo, cinque giorni più tardi.
Dopo la fine della guerra, il complesso restò abbandonato fino al 1967, quando, sotto l’egida della Nato vi fu realizzato un rifugio antiatomico, che non fu tuttavia completato e abbandonato nel 1972.